
LA STORIA
Era il 1870 quando Rocco Basta, tradizionalmente dedito all’allevamento e all’attività della macellazione e vendita delle carni, avviò una rinomata macelleria sul corso principale di Palazzo San Gervasio, piccolo paese della Basilicata posto sulla sommità di un colle del pre-appennino Lucano.
La Basilicata, infatti, è chiamata anche Lucania dal nome attribuito dai Romani nel III secolo a.C. alla regione storica dell’Italia antica in cui si insidiò il popolo dei Lucani. E da questo deriva il nome del salume tipico, la Lucanica, prodotto in questa terra del Sud che conserva ancora intatte le proprie consuetudini agroalimentari e offre materie prime di qualità e assolutamente naturali e genuine.
Al nonno Rocco subentrò il figlio Andrea che continuò nella macelleria di famiglia la produzione delle specialità artigianali del luogo, proponendo alla sua selezionata clientela Lucaniche dolci e piccanti e tipiche Soppressate palazzesi.
Ormai alla terza generazione, oggi è Savino ad aver ereditato le tecniche della produzione salumiera lucana, seguendo ancora le tradizionali ricette e lasciando inalterati i criteri di selezione degli ingredienti, sempre di primissima scelta; elementi che avevano reso celebri e vincenti le produzioni di famiglia.
Circa trent’anni fa Savino, con la moglie Maria, che decise appena sposati di sostenerlo in questa grande avventura, inaugurò il primo stabilimento moderno e attrezzato su una superficie di 300 mq per soddisfare la domanda sempre crescente di salumi tipici locali, che ormai la “macelleria del corso” non riusciva più a soddisfare. Fu allora che nacque il marchio “Covelli Salumi Lucani” e successivamente nel 2002 venne realizzato il nuovo impianto di produzione di circa 800 mq dove Savino e la moglie Maria, insieme ad un gruppo di affidabilissimi collaboratori specializzati, ancora oggi producono salumi di qualità, prevalentemente senza conservanti, tenendo fede ad una tradizione plurimillenaria e seguendo i procedimenti classici della raffinata arte della norcineria. Grazie al successo che riscuote la Lucanica e la Soppressata a marchio Covelli Salumi, oggi il riconoscimento da parte dei consumatori per la qualità e la bontà dei prodotti ha ormai oltrepassato anche i confini regionali.
La storia di Covelli è carica di tradizioni famigliari e di amore per un territorio così carico di bellezze e memorie, come quello della Basilicata, che onora tutto il Sud Italia e premia le aziende che nel segno della tradizione, continuano ad investire in innovazione, qualità e sicurezza alimentare.

La Filiera
Abbiamo scelto di produrre i nostri salumi a KM zero, ossia attraverso una filiera corta. Questo vuol dire che tutte le attività della filiera produttiva, dalla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto, sono caratterizzate da un numero limitato e circoscritto di passaggi intermedi tra produttori e consumatori (come il taglio di ingrosso o distribuzione).
Offrire alimenti “a Km zero” per noi vuol dire, non solo assicurare la loro provenienza da una specifica zona di produzione come è la Basilicata terra ricca di salumi tipici, ma anche offrire maggiori garanzie di freschezza e genuinità proprio per l’assenza, o quasi, di passaggi e trasporti intermedi di prodotti e materie prime Grazie alla filiera corta vogliamo farvi riscoprire questo territorio per apprezzarne l’identità, così come creare una nuova relazione tra il mondo agricolo e quello urbano.
Abbiamo selezionato allevamenti di carni locali a pochi chilometri da Palazzo San Gervasio e quindi dal nostro stabilimento; si tratta di allevamenti a circuito chiuso con suini di razza autoctona, nutriti con mangime proveniente da produttori lucani. Il metodo di produzione è il più veloce possibile, dalla macellazione al taglio della carne. Scegliamo personalmente gli animali da macellare direttamente dall’allevatore; una volta che la carne arriva in azienda per la trasformazione passano dalle 24 alle 48 ore, a seconda della quantità di prodotto di lavorazione.
In un anno Covelli Salumi trasforma circa 300 tonnellate di carne. Nel nostro stabilimento la macinazione e impasto avviene con le macchine e la lavorazione è artigianale e in molti passaggi manuale, per assicurare il rispetto delle ricette tradizionali.
Lo stabilimento è certificato UNI EN ISO 22000:2005 e FSSC 22000, abbiamo deciso di aderire volontariamente a queste certificazioni internazionali che garantiscono la sicurezza alimentare dei nostri prodotti e la massima qualità; i salumi freschi dopo la lavorazione vengono subito spediti o subiscono una procedura standardizzata di stagionatura sulla base dei tempi di ogni singolo prodotto tipico. La sfida è quella di combinare le garanzie e gli standard di sicurezza dei sistemi industriali con l’accuratezza e l’attenzione al prodotto tipiche del processo artigianale.
Riscoprire le tipicità del luogo e valorizzare i produttori e i professionisti locali rende i nostro salumi ancora più autentici e genuini.

Qualità, tradizione, innovazione e sicurezza.
Da più di trent’anni Covelli Salumi garantisce la migliore qualità dei suoi prodotti tipici, attraverso il rispetto della tradizione alimentare, italiana e locale, e allo stesso tempo l’adesione a rigidissimi disciplinari di produzione: una lavorazione che integra tradizione e innovazione, artigianalità e tecnologia., tutelando la sicurezza alimentare e la salute dei consumatori
Grazie a una passione tramandata da generazione a generazione, Covelli Salumi è riuscita a conservare negli anni la ricetta tradizionale della “Lucanica”, salume tipico della Basilicata. Questo salume è un autentico capolavoro del gusto, che rispetta precise caratteristiche organolettiche e severe regole di produzione, a partire dalla scelta di adottare una filiera corta.
La qualità dei salumi a marchio Covelli è garantita e controllata lungo tutti i processi di produzione, dalla scelta delle carni all’immissione dei prodotti sul mercato. La costante attenzione alle tecniche di confezionamento e l’esperienza garantiscono la conservazione delle proprietà organolettiche e nutritive di ogni prodotto nel massimo rispetto delle norme igieniche.Grazie a questo è possibile mantenerne le caratteristiche di freschezza ed gusto fin sulle tavole dei consumatori.
Lo sapevi che…
… tutti i nostri salumi sono prodotti con materie prime di altissima qualità, a prevalenza locale o provenienti da fornitori italiani certificati, senza coloranti, lattosio e senza glutine, assicurando il consumo anche da parte di persone che presentano intolleranze alimentari o prediligono un’alimentazione salutista.
Ma c’è di più: la nostra Lucanica, salume tipico del panorama enogastronomico della Basilicata, che rappresenta il 75% della nostra produzione, è rigorosamente senza conservanti, oltre che senza coloranti, lattosio e con assenza di glutine.
Produrre salumi senza conservanti (quindi senza additivi, come i nitriti e i nitrati) è possibile, i nostri antenati lo hanno fatto per secoli e come altri piccoli produttori, tutt’ora anche noi produciamo salumi usando prevalentemente conservanti naturali, come il sale, il pepe, il peperoncino e altre spezie.
Basti pensare che il peperone dolce, presente in Lucanica dolce e piccante, soppressata piccante e casereccia piccante, è un ottimo antibatterico e antiossidante naturale, che va a sostituire molti additivi tossici usati nella produzione di insaccati; ricco di vitamina C, contribuisce a rendere stabile nel tempo genuinità e freschezza del salume.

IL TERRITORIO di Federico II
Palatium Sancti Gervasii – Palazzo San Gervasio a Potenza in Basilicata, dove ha sede la nostra azienda, eredita il nome dal palazzo normanno-svevo che sorge su una collina a 500 m di altezza che domina tutto il paese sottostante.
Il maniero risale all’epoca normanna (1050), mentre il suo riadattamento fu quasi certamente fatto eseguire su progetto del re Federico II di Svevia, che lo utilizzò inizialmente per le sue battute di caccia e dopo come posto ideale — visti i ricchi pascoli esistenti — per l’allevamento dei cavalli. Nelle scuderie venivano anche selezionati, a cura di un magister aratiarum, i superbi stalloni di razza reale che facevano spicco durante i fastosi cortei imperiali.
Ma il castello, edificio a tre piani con cortile centrale, facciata con torri quadrangolari caratterizzata da quattro bifore e una trifora centrale, fu più frequentato e divenne molto più celebre al tempo di re Manfredi (1232-1266), figlio naturale di Federico II e di Bianca, il quale, dopo la vittoria conseguita durante la battaglia di Foggia nell’estate del 1255, vi soggiornò a lungo.
Il maniero di Palazzo San Gervasio, inoltre, costituisce una delle tappe dei numerosi itinerari percorsi sulle orme degli altri castelli federiciani,che si snodano tra la Basilicata e la Puglia, come il Castello di Lagopesole, il Castello di Melfi e l’imponente Castel del Monte che si erge sulle colline della Murgia ad Andria.
La Lucania, e soprattutto la parte nord orientale della Basilicata, è una terra carica di storia, cultura e legende che suggerisce viaggi alla scoperta dei suoi borghi medievali e dei comuni dall’identità forte, incorniciati da vigneti, uliveti e frutteti che caratterizzano questa zona del Sud Italia.
La fama del Vulture si deve anche ai numerosi personaggi che hanno animato la letteratura e l’arte: Venosa, definita come uno dei borghi più belli d’Italia, per esempio, è la patria del poeta latino Orazio che dal primo secolo a.C., nelle Odi, decanta la vite e il vino della sua terra natale.
“Carpe diem, quam minimum credula postero”.
[Godi il giorno che passa, confidando meno che puoi nel domani]